venerdì 30 maggio 2014

Baby parking e verbi servili


Cose che posso fare mentre i bambini sono al  baby parking:
1. Scrivere un post sul blog dopo giorni di astinenza.
2. Prendere un caffè e mangiare un croissant senza doverlo dividere con nessuno
4. Leggere il giornale

Cose che devo fare mentre i bambini sono al baby parking:
1. Svuotare la lavastoviglie e ricaricarla
2. Svuotare la lavatrice e ricaricarla
3. Riempire l'asciugatrice
4. Rifare i letti
4. Raccogliere i giochi da terra in tutte le stanze
5. Passare l'aspirapolvere
6. Preparare il pranzo
7. Andare in banca
8. Andare in posta
9. Ricaricare il telefono
10. Svuotare tutti i bidoni della spazzatura


Avrete già capito a che punto sono...

mercoledì 21 maggio 2014

Perché un libro, fin da piccoli

E' iniziato a Bra il Salone del libro per ragazzi. Ok, io stravedo per quei pallet pieni di libri. E ci trascino i gemelli che, imprigionati nel passeggino, un po' s'incazzano. Comunque in questi giorni saremo QUI, al Movicentro, a passeggiare tra i libri, ad osservare i bambini più grandi che li sfogliano. Oggi abbiamo ascoltato un pezzetto della preziosa testimonianza di Mario Tagliani, maestro al carcere Ferrante Aporti di Torino. So che è una prevaricazione, la mia nei confronti dei gemelli che, forse, preferirebbero andare in altalena. Ma ho il terrore che non amino i libri. Non dico quanto li ho amati io da bambina, ma almeno un po'. Per adesso i segnali sono buoni: bimba sfoglia volentieri tutto quello che le capita a tiro, compresi i volantini dei supermercati. Bimbo apprezza i libri musicali e lancia i volumi di dimensioni più piccole: è già qualcosa.
Ecco alcuni dei motivi perché spero che i miei bambini amino leggere, fin da subito e per sempre.
1. Perché con un libro non ci si annoia mai in un giorno di pioggia o un lungo viaggio in auto.
2. Perché con un libro si imparano parole nuove, si parla e si scrive meglio.
3. Perché con un libro non si è mai da soli, ma circondati da personaggi, talvolta veri e propri amici, che hanno proprio la faccia che ti immagini tu. 
4. Perché con un libro si sperimentano i sentimenti, compresa la paura (quella delle serie "brivido"), che poi passa...
5. Perché con un libro sul comodino, si dorme meglio, no?

mercoledì 14 maggio 2014

Io credo nelle coincidenze. La febbre

Io credo nelle coincidenze. Nel senso che, in quanto tali, vorranno ben dire qualcosa no? Quindi non mi sono stupita quando, domenica, il giorno prima dell'inizio dell'inserimento al baby parking, è arrivata la febbre. (E poi il raffreddore, la tosse...). I twins hanno raramente avuto la febbre in questi 15 mesi. Caso (anzi, coincidenza), vuole che si arrivata proprio nel momento in cui, dopo lungo dibattito interiore ed esteriore, avevo deciso di consegnarli, per qualche ora a settimana, a nuovi amici,  nuove maestre, nuovi spazi, nuovi giochi, nuove attività da scoprire. E avevo deciso di prendermi un po' di tempo per me, il mio lavoro, la mia casa e i miei armadi disordinatissimi. Così è arrivata la febbre a "regalarci" una settimana in più di transizione. Ma anche un po' di notti insonni, di mattinate "bloccati" sul divano,  di richieste di pronto-intervento-nonne, di pomeriggi lunghi e noiosi con il sole fuori e noi chiusi dentro casa. Perché se arriva la febbre, qua ne blocca almeno tre.  Qualche giorno in più anche per riflettere e convincermi che, comunque, un po' di baby parking non può che fare bene a tutti quanti. Intanto, invece che stare al baby parking, dopo una notte insonne e una dose di Nrofen le cose stanno così:

giovedì 8 maggio 2014

11 maggio: le vere supermmamme

Si avvicina la festa della mamma e il mio pensiero va alle mamme dei bambini malati gravi o disabili. Eroine del quotidiano con una dose infinita di sorrisi in tasca, con uno sguardo d'amore sempre pronto ad abbracciare i piccoli più indifesi. Provo una profonda stima per quelle mamme che con i loro gesti, le loro parole, la loro forza accompagnano bambini che non sono quelli che s'immaginavano. Mamme coraggiose e piene di entusiasmo, mamme che nessuna difficoltà riesce a sconfiggere. Ogni volta che incontro una di queste mamme, è una lezione di vita ed è anche uno schiaffo della realtà perché, purtroppo, ogni mamma sa, in fondo al cuore, che potrebbe trovarsi anche lei in quella situazione a dover tirare fuori tutta l'energia che ha nel corpo e nella mente perché non c'è niente di più prezioso di quel figlio in difficoltà.
Penso alle mamme dei bambini nati prematuri, così numerose, tra le mamme di gemelli, con il cuore avvinghiato a scatole trasparenti che per settimane o per mesi proteggono il loro tesoro, ma impediscono di stringerlo al petto.
Penso alle mamme che assistono i loro bambini chiusi in una stanza d'ospedale e si prodigano ad inventare nuove storie, nuovi giochi per allontanare i momenti brutti.
Penso alle mamme piene di speranza e a quelle che l'hanno persa. Alle mamme che non possono vedere i loro bimbi correre in un prato, alle mamme che non sentiranno mai pronunciare la parola "mamma". Queste donne sì che sono Supermamme.